La quantità di oggetti in legno in Italia costituisce un prezioso patrimonio artistico che conserva in sé le tracce di un passato da recuperare e valorizzare.

Per quanto l’intrinseca essenza dell’arte viene definita eterna, i materiali di realizzazione delle opere, non hanno questa dote, sottoposti purtroppo all’inevitabile degrado per azione del tempo.

Da lì l’importanza della sacra attività del restaurare, volte ad assicurare la conservazione e salvaguardia dell’inestimabile valore culturale dei beni.

Il restauratore è il professionista che grazie ai suoi studi e alla sua esperienza, è in grado di analizzare i materiali con cui e stato realizzato un mobile, lo stato di conservazione e alla tecnica con cui sono stati eseguiti, ed infine identificare l’epoca di costruzione, per poi progettare e dirigere gli interventi di manutenzione e restauro.

Le attività del restauratore prevedono nello specifico le seguenti fasi:

  • Esame preliminare: raccolta delle informazioni storiche del bene e studio dei materiali costitutivi e delle tecniche di esecuzione, con successiva valutazione delle condizioni di manutenzione.
  • Progettazione: compilazione della scheda tecnica per la definizione di un programma esecutivo di restauro.
    Intervento: lavoro vero e proprio previa stipulazione del contratto con il committente.
  • Documentazione: redazione delle schede conservative per monitorare le singole fasi dei lavori.
  • Ricerca e sperimentazione: partecipazione ad appositi programmi di ricerca sulle tematiche inerenti alla professione.

Esistono due diverse tipologie di restauro di un mobile antico:

  • Restauro conservativo: intervento di consolidamento sulle parti esistenti del mobile (tarlate, scollate o degradate), senza il necessario ripristino delle condizioni originarie.
  • Restauro integrativo: intervento di ricostruzione su mobili che mancano di parti fondamentali.

Appurato il tipo di intervento del caso, il restauro prevede la successione scrupolosa di diverse fasi di lavorazione:

Sverniciatura: rimozione, qualora necessaria, della vernice vecchia e dello sporco dalla superficie del mobile, cercando di preservare il più possibile la patina originaria. Si realizza soltanto negli interventi di tipo integrativo. Si tratta di un’operazione delicata in cui bisogna salvaguardare l’integrità della patina, ossia la colorazione acquisita dal mobile con il passare del tempo. Da limitare o ancora meglio vietare le sostanze abrasive e troppo aggressive contenenti acido.
Trattamento dei tarli: iniezione di prodotti anti-tarlo nei buchi del legno. Un insetticida inodore e incolore è la permetrina.
Ripristino dell’impiallacciatura: integrazione, ove necessaria, di materiale antico tramite colla naturale a caldo. L’impiallacciatura è lo strato di legno di finitura, costituito da un sottile foglio di materiale pregiato, dallo spessore non superiore al millimetro.
Ricostruzione delle parti mancanti: interventi che, nel caso di restauri integrativi, riportano il mobile alla sua struttura originale.
Stuccatura: eseguita con un impasto di stucco e terre colorate che si avvicinino il più possibile alla tonalità originale del legno.
Finitura a gommalacca: trattamento di levigatura e lucidatura che restituisce al mobile il sapore di un tempo. Consiste nell’applicazione a tampone della gommalacca, una sostanza resinosa naturale che, sciolta in alcool e mescolata con altre resine, permette di lucidare il legno. È un’operazione piuttosto complessa suddivisa in diverse fasi così articolate: preparazione del fondo, prima mano, carteggiatura, spaiettatura, seconda mano, spaiettatura, ingrassaggio oliatura e finitura. Nelle prime fasi è opportuno aiutarsi con un pennello quasi asciutto dalle setole corte, soprattutto in presenza di parti intagliate e intarsiate.
Patinatura a cera d’api: Applicazione di uno strato di c’era d’api per ottenere una patina uniforme che proteggerà la superficie del legno.

Il costo del restauro di un mobile dipende da una serie di fattori determinabili tanto prima come nel corso dell’intervento stesso, i più importanti dei quali sono le operazioni da realizzare in base al progetto di restauro, il tempo necessario per svolgere ogni singola operazione e i costi dei materiali utilizzati.